L’ Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori é istituito con legge dello Stato ed ha come compito tenere l’Albo degli architetti iscritti, vigilare sulla correttezza dell’esercizio professionale, fornire pareri alla pubblica amministrazione.
Chi desidera svolgere la libera professione deve superare l’Esame di Stato ed iscriversi all ’Ordine. L’Ordine ha tra i propri iscritti, professionisti liberi che svolgono autonomamente la professione, ma anche dei professionisti che sono dipendenti pubblici o privati.
Il primo fondamento giuridico dell’Ordine professionale degli Architetti, così come quello delle altre professioni “regolamentate”, è la Legge1395 del 24 giugno 1923, nata dall’esigenza di creare degli organismi di controllo autonomi per le attività professionali regolamentate. A questa è seguito il regio Decreto del 23 ottobre 1925, n. 2537 “Approvazione del regolamento per le professioni di ingegnere e di architetto”.
Più recentemente sono stati emanati dei provvedimenti legislativi modificativi il D.P.R. n°328 nel 2001, il D.L. 138 convertito il L.148/201, il D.P.R. n°137 nel 2012 con detto anche “Riforma delle Professioni”. In quest’ultimo la materia deontologica passa dalle competenze del Consiglio eletto, ad un nuovo organo il Consiglio di Disciplina. Sono state introdotte altre importanti modifiche riguardanti la Formazione Continua Permanente e l’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile professionale.
Le funzioni dell’Ordine si basano su alcuni principi, già introdotti nel 1923 e in parte modificati dalla normativa successiva, quali: la tenuta dell’Albo, la tenuta del bilancio, l’espressione di pareri in merito agli onorari, la vigilanza e tutela della professione – deontologia.
In base a questi principi, pertanto, l’Ordine da una parte tutela la comunità rispetto al fatto che i propri iscritti posseggano le conoscenze, le competenze, la moralità e l’etica necessarie per svolgere questo mestiere, dall’altra tende ad interloquire con la Comunità per creare le migliori condizioni perché gli architetti possano svolgere il proprio lavoro al meglio delle loro possibilità.
Nel corso degli anni questa seconda attività ha assunto una valenza sempre maggiore, per far conoscere l’importanza dell’Architettura come disciplina sociale, per la qualità della vita di tutti i giorni, e per il contributo che gli architetti possono dare, come professionisti e come cittadini attivi, responsabili e partecipi del futuro del nostro Paese.
Anche la normativa europea attraverso la Direttiva Europea 2005/36/CE si occupa di questa professione e riconosce le capacità che l’architetto ha “di comprendere e di tradurre le esigenze degli individui, dei gruppi sociali e delle autorità in materia di assetto dello spazio, di progettazione, organizzazione e realizzazione delle costruzioni, di conservazione e di valorizzazione del patrimonio architettonico e di tutela degli equilibri naturali” .
Il logo
E’ fatto divieto di utilizzare il logo dell’Ordine degli Architetti, P. P. e C. della Spezia senza preventiva autorizzazione. Il Consiglio si riserva ogni azione che sarà ritenuta opportuna nei confronti dei soggetti che non si dovessero attenere a tale disposizione.